Chi sono

Mi chiamo Francesca e sono originaria di Carmagnola, vicino Torino. Il mio amore per la pasticceria ha origine lontane, nasce tra i fornelli della cucina di mia nonna Caterina, dalla curiosità per le sue ricette antiche fatte con ingredienti genuini, sani. Nasce dalle uova con cui mi preparava lo zabaione, dalle frittelle di cacao, nasce nel burro dei caseifici piemontesi senza il quale le crostate della domenica non avrebbero lo stesso sapore.

Infine nasce, il mio amore per la cucina, nelle ore passate a disegnare pasticcini e cioccolatini bigiando le lezioni di matematica.

Inevitabile, dopo anni così stimolati e stimolanti la scelta di frequentare la scuola di Arte Bianca all’«Istituto Giolitti» di Mondovì dove, grazie all’entusiasmo e alla competenza dei miei insegnanti, ho fugato ogni dubbio: la mia strada era quella.

Quando poi mi sono classificata al secondo posto nella mia prima competizione individuale di cioccolateria (concorso «PaCiok», organizzato dall’«Associazione Piemonte Mese») ho perfezionato la mia scelta: il mio futuro era scritto nei fondi di… cioccolato!

Ho viaggiato in Italia (Bardonecchia, Rimini, Bergamo, Cesenatico) in Europa (Irlanda e Belgio) e anche in Perù dove, dai campesinos locali, ho appreso i segreti della coltivazione della pianta del cacao che loro stessi chiamano il cibo degli dei.

Tanto girare, tanto prezioso approfondire, confrontarmi, e poi studiare e studiare fino a diventare Maître Chocolatier e scegliere di realizzare una mia linea di cioccolati rigorosamente artigianali e con ingredienti di altissima qualità. Il mio amore per il cioccolato mi ha portato anche a declinarne le infinite potenzialità in abbinamento con vini pregiati.

Non ho mai smesso di studiare: nel 2019 ho conseguito il primo livello di «Chocolate Taster» e nel 2021 il secondo livello presso l’«International Institute of Chocolate and Cacao Tasting» oltre che un Attestato di Merito al «Gran Premio Internazionale della Ristorazione 2020» per il lavoro svolto nel 2019-2020 come Maître Chocolatier.

Se i miei prodotti siano unici, non sono io a poterlo dire, ma poco altro mi gratifica come fare qualcosa che rallegri i palati di chi gusta i miei cioccolatini.